Quando si fa trading on line sul mercato forex, o su qualunque altro mercato, è importante avere strumenti di analisi per fare le previsioni giuste. Questa pagina è dedicata all’analisi tecnica, una delle tecniche più diffuse e più efficaci.
E’ opportuno ricordare, comunque, che prima ancora di scegliere tecniche e stragie bisogna porre la massima attenzione nella scelta del broker che si adopera per fare trading. Broker di altissima qualità come Plus500 (clicca qui per il sito) garantiscono sempre condizioni di trading molto buone.
Nel caso di Plus500, ad esempio,, spread bassi e grafici di alta qualità a supporto dell’analisi.
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L’analisi tecnica è senza dubbio uno degli strumenti più utilizzati per essere profittevoli sui mercati finanziari. Ma che cosa è come funziona nel dettaglio? L’analisi tecnica è la pratica di misurare le future fluttuazioni di prezzo di un titolo, analizzando l’attività passata dei grafici di prezzo. Questo metodo, comporta la ricerca di specifici modelli di grafico e di esaminare altri dati storici relativi al prezzo e al volume.
Per fornire un metro di misura, conviene confrontare l’analisi tecnica con l’analisi fondamentale. Come suggerisce il nome, questo approccio prende in esame le aziende alla luce dei loro fondamentali: i loro bilanci, dichiarazioni dei redditi, dei flussi di cassa, utili trimestrali, prezzo-utili ed altre misure quantitative di salute finanziaria di un’impresa. L’analisi fondamentale comprende anche le qualità meno tangibili: quanto competitiva una società sembra essere nel suo settore, la qualità del suo management, e così via. La premessa è quella di acquistare azioni di società che sono attualmente sottovalutate dagli investitori che utilizzano tali misure.
L’analisi tecnica invece, parte dal presupposto che il mercato sconta tutto e quindi tutte le informazioni fondamentali sono già contenute nel prezzo. Gli analisti tecnici, al contrario, non necessariamente credono che l’analisi fondamentale possa aiutarli a trovare occasioni di mercato. In quanto credono che l’analisi tecnica si assuma a priori tutte le informazioni pertinenti su una società, compresi i dati fondamentali. Utilizzando la price action e il volume di un titolo, gli analisti tecnici, traggono le loro conclusioni in merito alle tendenze di mercato, che è governato dalla domanda e dall’offerta.
Questa guida tratterà alcuni dei principi fondamentali, come ad esempio le tendenze e controtendenze, supporti e resistenze, le forze di acquirenti e venditori, i range del trading, massimi e minimi, swing, il volume ed i grafici dei prezzi. L’analisi tecnica è una vasta area di studio, forse troppo grande per essere affrontata nella suo totalità così velocemente. Per continuare il vostro apprendimento nel migliore dei modi, è possibile approfondire gli argomenti attraverso i link presenti nella guida.
Per inciso, anche se discuteremo di come prevedere il comportamento dei mercati attraverso l’analisi tecnica, tutto può accadere quando si investe nei mercati. Forexitalia24 quindi, sconsiglia l’uso esclusivo dell’analisi tecnica come unico mezzo di studio dei mercati. Inoltre, l’analisi tecnica è orientata verso il trading a breve termine al contrario dell’investimento a lungo termine.
La base dell’analisi tecnica: le tendenze (trend)
Le tendenze sono una parte importante del puzzle del trading online, per un analista tecnico. La tendenza è il movimento direzionale principale del prezzo di un asset. Se paragoniamo le tendenze nel mondo finanziario, economico o nel mondo della moda, il presupposto è lo stesso – un trend è destinato a continuare per un certo periodo di tempo. L’analisi tecnica non è diversa da questo principio e molti dei suoi metodi sono derivati da questa premessa. Come si suol dire, “il trend è tuo amico”, ma comunque bisogna tenere a mente che non c’è alcuna garanzia che il trend continuerà come previsto.
Un altro detto comune è quello de “la storia si ripete”. Questo detto, come abbiamo già detto, aiuta a spiegare perché le tendenze e i modelli sono studiati da così tante persone. Anche se le notizie sono diverse ogni giorno, le reazioni degli investitori sono quasi sempre le stesse. Queste reazioni sono visualizzate all’interno del grafico di un titolo, e creano dei pattern. Questi modelli rispecchiano il comportamento delle reazioni dei commercianti per le news aziendali, eventi di mercato, il contesto economico e di investimento e molti altri aspetti. L’analisi tecnica si concentra più sulla decodifica della psicologia del mercato per quanto riguarda un asset, più che sui valori finanziari di un’azienda.
I grafici di prezzo
- Grafico a Candele Giapponesi (Candlestick chart)
- Grafico Kagi chart
- Grafico a linee Line chart
- Grafico OHLC
- Grafico Point and figure
Pattern Principali su grafico
- Doppio Massimo e Doppio Minimo
- Testa Spalle
- Cuneo Ribassista e rialzista
- Bandiere
- Triangoli
Pattern Principali con Candele
- Doji Hammer
- Hanging man
- Inverted hammer Marubozu
- Shooting star
- Spinning top
- Hikkake pattern
- Morning star
- Three Black Crows
- Three white soldiers
Per fare un paragone: se l’analisi fondamentale viene vista come un Liceo Classico, l’analisi tecnica viene dunque vista come un Istituto Tecnico Industriale!
La tendenza, il trend quindi, è la direzione principale del prezzo di un titolo. Ci sono tre tendenze principali: rialzista, ribassista, e laterale. Se un grafico rialzista viene identificato, noto anche come tendenza rialzista, un commerciante si aspetterà che il trend continui verso l’alto, in modo da beneficiarne attraverso una posizione rialzista. Semplicisticamente parlando, un professionista può acquistare l’asset – può ovvero ”andare lungo”. Se il commerciante trova invece un pattern ribassista con cui fare trading, in questo caso quindi una tendenza al ribasso, allora il trader avrebbe trovato un’accasione per andare “corto”, ovvero per speculare sul ribasso dell’asset.
Le fondamenta dell’Analisi Tecnica: Supporti e Resistenze
Insieme alle tendenze, i Supporti e le Resistenze sono senza dubbio gli elementi più importanti per un trader che utilizza l’analisi tecnica. Se il mercato è andato verso l’alto in un dato giorno, un’interpretazione comune è che c’erano più compratori che venditori, che hanno poi quindi spinto i prezzi verso l’alto. Tuttavia, ogni acquirente ha una venditore e ogni venditore ha un compratore.
Quindi, come è possibile dare un senso alla frase “più compratori che venditori”? In realtà non è il numero di acquirenti o venditori, ma piuttosto il loro livello di aggressività nel raggiungere un livello di prezzo accettabile. Se i compratori fanno, in maniera aggressiva, delle offerte per un determinato asset, il prezzo aumenterà, anche se il numero di acquirenti e venditori rimane il medesimo. Se gli acquirenti sono disposti a pagare per dei prezzi più alti, i prezzi saliranno. D’altra parte, se i venditori sono in maggioranza a vendere, accetteranno prezzi sempre più bassi mentre vendono, e poi la forza dei venditori contrasterà l’interesse degli acquirenti, e il prezzo inevitabilmente cadrà.
I supporti e le resistenze sono delle specifiche aree di prezzo di un grafico (di qualsiasi tipologia di asset) che possono indicare dove il prezzo di un titolo può esitare per poi continuare lateralmente o in cui potrebbe verificarsi un’inversione di prezzo. Diamo un’occhiata a ciascuno di questi in modo più dettagliato.
La legge del mercato: i tori contro gli orsi
Se il prezzo di un titolo è in fase ribassista, il supporto è dove l’aggressività degli acquirenti prevede un aumento, in teoria per evitare che i prezzi declinino al di sotto di questo range. Dato che il ”supporto” è un’indicazione di dove gli acquirenti possono avere interesse, questo termine è talvolta usato in modo intercambiabile con altre parole tipo “acquisto”, “domanda”, “tori” o “prezzo minimo”.
I tori sono quelli che si aspettano un aumento dei prezzi, e portano la domanda in rialzo quando il prezzo di un titolo ha raggiunto un livello desiderabile o viene sottovalutato. In base a come gli acquirenti reagiscono, viene determinato ciò che succede dopo, durante una crisi del prezzo di un titolo. Se i compratori si comportano in modo molto aggressivo e la domanda sembra aumentare, non solo questo fattore può arrestare il prezzo di un titolo in diminuzione, ma può effettivamente causare un rimbalzo per poi portare il valore più in alto, invertendo la direzione in maniera molto rapida.
Se la domanda non è così forte, il prezzo del titolo può stabilizzarsi per poi continuare lateralmente. Se la domanda è debole, potrebbe non essere abbastanza forte per contrastare la pressione di vendita, e il supporto non riuscirà a tenere, consentendo al prezzo delle azioni di andare al ribasso.
L’inverso del supporto, è la resistenza. Se il prezzo di un titolo è in costante aumento, la resistenza è il punto dove l’aggressività dei venditori si pensa possa aumentare, e si pensa inoltre che i prezzi non si muoveranno al di sopra di questa area di prezzo. “Vendere”, “offerta”, “Orsi” o “prezzo massimo” sono tutti termini comuni utilizzati per indicare una “resistenza”. Dal momento che gli orsi si aspettano che i mercati diminuiscano, ciò permetterà all’asset in questione di raggiungere un prezzo che ritengono sia sopravvalutato secondo determinati metodi di valutazione. Questo è uno dei tanti scenari che crea una resistenza.
I massimi (o minimi) sul grafico aiutano ad identificare supporti e resistenze. Utilizzando un singolo punto o punti collegati insieme, è possibile tracciare sul grafico delle linee, che rappresentano appunto le linee di resistenza e di supporto. C’è da considerare tuttavia, che i supporti e le resistenze non sono dei livelli di prezzo esatti, ma bensì delle “aree”. Questo rende quindi l’analisi tecnica una vera e propria arte.
Gli Indicatori Tecnici
Non esistono soltanto i Supporti, le Resistenze o i Trend. Esistono anche una serie di strumenti, chiamati Indicatori Tecnici, e che permettono di ottenere dei segnali di trading molto utili. Un indicatore tecnico è una serie di dati che sono stati derivati applicando una formula matematica, che processa appunto i prezzi secondo una serie di regole. I Dati di prezzo includono qualsiasi combinazione di apertura, massimo, minimo o chiusura in un dato periodo di tempo. Alcuni indicatori possono utilizzare solo i prezzi di chiusura, mentre altri incorporano anche i volumi nei loro algoritmi. Il prezzo è inserito nella formula, e produce quindi dei dati.
Ad esempio, la media di 3 prezzi di chiusura è un punto di dati [(50 + 60 + 70) / 3 = 60]. Tuttavia, un punto di dati non offre molte informazioni e non permette di sfruttare un indicatore. Una serie di punti di dati in un periodo di tempo è necessaria per creare punti di riferimento validi per consentire l’analisi tecnica con gli indicatori. Con la creazione di una serie temporale di punti composti da dati, un confronto può essere fatto tra i livelli attuali e passati. Ai fini dell’analisi, gli indicatori tecnici sono di solito mostrati in forma grafica, al di sopra o al di sotto del grafico dei prezzi di un titolo (o direttamente nel grafico, dipende dal tipo di indicatore). Una volta mostrato in forma grafica, un indicatore può essere confrontato con il grafico corrispondente al prezzo del titolo.
Un indicatore tecnico offre una prospettiva diversa da cui partire per analizzare la price action. Alcuni, come la media mobile, sono derivati da delle formule semplici e meccaniche, che sono relativamente facili da capire. Altri, come lo stocastico, hanno formule complesse e richiedono ulteriori studi per comprendere appieno come funzionano. Indipendentemente dalla complessità delle formule, gli indicatori tecnici possono fornire una prospettiva unica sulla forza e la direzione del movimento del prezzo del sottostante.
Broker per analisi tecnica
Il successo nel trading on line non dipende soltanto dalla conoscenza di tecniche e strategie. Ci sono importanti fattori psicologici che contano molto e poi c’è il broker. Il broker è in effetti uno dei fattori più importanti, spesso la differenza tra guadagnare e perdere soldi sta proprio nella scelta del broker.
Un buon broker deve essere affidabile e onesto e questo può essere garantito solo dalla regolamentazione. Ma questo non basta. Per poter fare analisi tecnica con successo abbiamo bisogno di grafici aggiornati e configurabili secondo le nostre esigenze ma soprattutto facili da usare. La maggior parte delle piattaforme di trading forex, infatti, sono estremamente complesse e quindi fare analisi tecnica diventa problematico, soprattutto per un principiante.
A questo proposito, segnaliamo che il broker Plus500 dispone di un’interfaccia grafica estremanente semplice: i grafici possono essere configurati molto facilmente anche da un principiante.
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Indicatori Tecnici Principali
Indicatori di Trend
- Average directional index (A.D.X.)
- Commodity channel index (CCI)
- Detrended price oscillator (DPO)
- Know sure thing oscillator (KST)
- Ichimoku Kinkō Hyō Moving average convergence/divergence (MACD)
- Mass index Moving average (MA)
- Parabolic SAR
- Smart money index (SMI)
- Trend line Trix Vortex Indicator (VI)
Momentum
- Money flow index (MFI)
- Relative strength index (RSI)
- Stochastic oscillator
- True strength index (TSI)
- Ultimate oscillator Williams %R (%R)
Volume
- Accumulation/distribution line
- Indicatore EMV
- Force index (FI)
- Negative volume index (NVI)
- On balance volume (OBV)
- Put/call ratio (PCR)
- Volume–price trend (VPT)
Volatilità
- Average true range (ATR)
- Bollinger Bands (BB)
- Donchian channel
- Keltner channel
- CBOE Market Volatility Index (VIX)
- Standard deviation (σ)
Supporti e Resistenze
- Minimo (Bottom)
- Fibonacci retracement
- Pivot point (PP)
- Massimo (Top)