Relative Strenght Index: che cos’è e come si usa l’indicatore RSI

Per RSI si intende l’indicatore tecnico “Relative Strenght Index”, che fa parte della sottocategoria degli “Oscillatori”. Si tratta di un indicatore tecnico molto utilizzato per misurare il cambio di prezzo e per cercare di capire se il mercato si trova in una situazione di ipervenduto oppure ipercomprato. Stiamo dunque parlando di un indice che misura la forza relativa di un determinato asset e che si applica allo studio del grafico del mercato. L’RSI è molto semplice da utilizzare, quasi quanto l’indicatore stocastico, e anch’esso serve per ottenere dei segnali di vendita, oppure di acquisto. L’RSI è un indicatore molto utilizzato dai trader e di facile utilizzo, adatto dunque anche ai trader più principianti.
❓Che cos’è? Indicatore tecnico che individua zone di ipercomprato o ipervenduto
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In questa guida tratteremo nel dettaglio l’RSI, come funziona, come si calcola e in quali strategie di trading applicarlo. Per tutti coloro che vogliono affrontare uno studio più specifico della materia, consiglieremo anche dei servizi educativi di alta qualità, tra cui quello di eToro. eToro, con la sua Academy, fornisce un servizio educativo completo a tutte le tipologie di utenti, dai più principianti ai più esperti. Sulla piattaforma è possibile trovare materiali formativi di ogni genere, attraverso cui studiare a fondo l’indicatore RSI. Scopri ora l'Academy e il servizio educativo di eToro

Che cos’è l’RSI?

L’indicatore di trading Relative Strengh Index, meglio conosciuto come RSI, è uno degli oscillatori più utilizzati dagli investitori e dai traders per stabilire se un titolo è sopravvalutato o sottovalutato. L’RSI fu inventato da J. Welles Wilder, il quale pubblicò la sua scoperta in un libro: New Concepts in Technical Trading Systems. Il libro fu poi pubblicato anche nella rivista “Commodities”, nel giugno 1978. Da allora, è diventato uno degli oscillatori più popolari. Ogni giorno, moltissimi trader, utilizzano l’RSI per entrare a mercato e fare profitti sui mercati finanziari. Questo indicatore tecnico, infatti, permette di ricevere e sfruttare numerosi segnali di trading online. Nello specifico, L’RSI è un indicatore tecnico che misura la velocità e la variazione del prezzo di un titolo attraverso l’analisi dei suoi massimi e minimi giornalieri. Il valore ottenuto viene poi rapportato ad una media mobile esponenziale per ottenere il valore finale dell’indicatore. L’RSI, inoltre, è uno degli indicatori tecnici più utilizzati per identificare i punti di ingresso e di uscita dai mercati. Quando l’RSI si trova in una zona di ipervenduto (sotto i 30) è probabile che il prezzo dell’asset sottostante salga, mentre quando l’RSI si trova in una zona di ipercomprato (sopra i 70) è probabile che il prezzo dell’asset sottostante scenda.

Come funziona l’RSI?

L’RSI è un oscillatore e solitamente viene utilizzato con un periodo di tipo “standard” di 14 periodi, ma è possibile impostarlo secondo le proprie preferenze, senza troppi problemi (basta cambiare il numero di periodi nel selettore dell’indicatore tecnico sulla piattaforma di trading). Aumentando il numero di periodi, sarà possibile ottenere un indicatore più stabile, ma meno reattivo e quindi con curve meno marcate. Diminuendo il numero dei periodi disponibili, invece, sarà possibile ottenere un RSI estremamente più reattivo. Periodi troppo alti, oppure periodi troppo bassi, sono sempre e comunque sconsigliati, in quanto potrebbero causare l’aumento della quantità di “falsi positivi”. Sul grafico, l’RSI risulta essere un valore che oscilla tra gli 0, oppure i 100. Tuttavia, le due aree più importanti, sono quella sopra i 70, e quell’altra che è sotto il valore di 30. Come abbiamo già affermato, queste due aree sono estremamente importanti, per capire se il mercato è ipervenduto o ipercomprato: al di sotto dei 30 siamo certi che il mercato si trova in uno stato di ipervenduto, mentre al di sopra di 70 ci troviamo in una situazione di ipercomprato. Ogni volta che l’indicatore tecnico RSI, si trova nella zona di ipercomprato, o nella zona di ipervenduto, potrebbe dunque andare incontro ad una inversione o correzione del prezzo. La linea mediana, quella che equivale a 50, è una zona estremamente utile per capire la direzione generale del cross, in quanto basta vedere se si trova sopra o sotto i 50, per capire se il trend è bullish o bearish. Studiando in questo modo l’RSI è possibile identificare i punti di ingresso e di uscita dai mercati e sia per stabilire lo stato di un determinato titolo.

Come si calcola l’RSI?

Prima di investire in qualsiasi asset, è importante comprendere come si calcola l’indicatore RSI e quali sono gli aspetti da considerare. Il calcolo dell’RSI è abbastanza semplice e può essere fatto anche manualmente, nonostante la maggior parte degli investitori e dei traders utilizza programmi di trading o piattaforme di trading online che effettuano il calcolo automaticamente. Per calcolare l’RSI basta seguire questi passi:
  1. Trovare il valore del prezzo medio giornaliero (Pmedio) per il titolo in questione;
  2. Trovare la differenza tra il prezzo del giorno corrente (P) e il prezzo medio giornaliero (Pmedio);
  3. Applicare la seguente formula per ottenere il valore dell’RSI: RSI = 100 – 100/(1 + RS*) dove RS è la media mobile esponenziale della differenza tra P e Pmedio.
*La media mobile esponenziale è una media che dà più peso ai dati più recenti. Insomma, il modo in cui l’RSI viene calcolato può essere suddiviso in due parti: la prima parte coinvolge la calcolare la velocità del prezzo e la seconda parte coinvolge il calcolo della variazione del prezzo. Nello specifico, le formule sono le seguenti. La velocità del prezzo viene calcolata utilizzando la formula: Velocità del prezzo = 100 – (100 / (1 + RS)) dove “RS” è il rapporto tra gli utili e le perdite. Il rapporto utili/perdite viene a sua volta calcolato come segue: RS = (prezzo chiusura attuale – prezzo chiusura precedente)/(prezzo chiusura precedente – prezzo minimo precedente) Una volta ottenuto il valore della velocità del prezzo, questo viene confrontato con una media mobile esponenziale per ottenere il valore finale dell’indicatore RSI. Inizia fin da subito ad utilizzare l'RSI con eToro

Pro e contro dell’RSI

Rispetto ad altri oscillatori, l’RSI è un indicatore tecnico molto semplice da comprendere e da utilizzare. L’RSI, inoltre, è disponibile sulla maggior parte delle piattaforme di trading online e dei programmi di trading. Tra i vantaggi ci sono anche la sua versatilità e la possibilità di utilizzarlo in diverse strategie di trading. L’RSI, inoltre, dispone di altri tipi di vantaggi, tra cui:
  • Si tratta di un indicatore molto semplice da comprendere;
  • L’RSI è disponibile sulla maggior parte delle piattaforme di trading online;
  • Il Relative Strenght Index può essere applicato in diversi ambiti del mondo del trading.
Tra i contro, è importante considerare anche il fatto che l’RSI può generare falsi segnali, soprattutto nel breve periodo. Questo significa che è possibile che l’RSI indica un titolo come sottovalutato quando in realtà non lo è. Per evitare questo problema, molti investitori e trader utilizzano l’RSI insieme ad altri indicatori tecnici, come ad esempio il supporto e la resistenza o il MACD. Indicatore RSI

Come si utilizza l’RSI nel trading?

L’RSI è uno degli oscillatori più utilizzati dagli investitori e dai traders per stabilire se un titolo è sopravvalutato o sottovalutato. Il valore dell’RSI, tuttavia, non è fisso e può variare in base alle condizioni di mercato. Per questo motivo, molti investitori e trader utilizzano il valore di 50 come soglia per determinare se un titolo è sopravvalutato o sottovalutato. L’RSI è un indicatore tecnico che può essere utilizzato in diverse strategie di trading, come ad esempio lo swing trading o il day trading. L’RSI si presta bene per essere utilizzato con la Media Mobile, in modo da poter trovare i migliori segnali di inversione, che non sempre vengono forniti con il semplice oscillatore. Non sempre l’ipercomprato dell’RSI, infatti, è un vero e proprio segnale per vendere il mercato in questione. Così come l’ipervenduto dell’RSI, non sempre è un vero e proprio segnale per comprare il mercato sottostante. In molti casi, è praticamente impossibile poter pensare di sapere quando avverrà la fatidica inversione. Per poter cercare di prevedere in maniera migliore i segnali forniti dall’RSI, è possibile utilizzare una “arma” aggiuntiva, ovvero una media mobile affiancata all’RSI. Utilizzando una media mobile insieme all’RSI, è possibile avere un segnale di trading molto più affidabile: quando l’RSI buca al ribasso la media mobile, significa che il cross diminuisce di valore e quindi è consigliabile andare short; quando, invece, la media mobile viene bucata verso l’alto, e il cross aumenta di prezzo, è consigliabile andare long.

MACD: dove studiare l’indicatore?

Chi ha poca esperienza con l’analisi e la valutazione finanziaria, deve riuscire a raccogliere quante più nozioni possibili per addentrarsi in questo mondo. Solitamente, le sezioni informative presenti sulle piattaforme dei broker sono la soluzione migliore per approfondire le proprie conoscenze. Vi si troveranno numerosi articoli e video che aiuteranno i trader a comprendere meglio come funzionano gli indicatori e come utilizzarli nel trading. È possibile, inoltre, iscriversi a webinar e corsi online sul trading che trattano l’indicatore MACD in profondità e ti forniranno gli strumenti necessari per sfruttare al meglio questo potente indicatore nel trading. Di certo, eToro dispone di uno dei servizi educativi più completi e competitivi del settore. Nella sua famosa Academy è possibile iscriversi ai webinar, frequentare corsi online e consultare PDF ed eBook. Il tutto è offerto gratuitamente agli utenti della piattaforma. Esistono, inoltre, materiali specifici sugli indicatori. Ascoltando i pareri dei trader esperti è possibile imparare ad utilizzare con dimestichezza l’analisi finanziaria e sfruttare al meglio l’RSI per le proprie operazioni di trading. Il materiale si adatta perfettamente alle esigenze dei singoli trader, dai più principianti ai più esperti, tanto che molti esperti del settore hanno utilizzato il materiale offerto da eToro per dare inizio o completare la loro formazione nel mondo della negoziazione finanziaria. Scopri ora la sezione educativa di eToro.

Altri indicatori utili da utilizzare

Lo studio e l’utilizzo dell’indicatore RSI dovrebbe essere complementare all’analisi di altre tipologie di indicatori. Spesso, infatti, prendere in considerazione un solo indicatore finanziario potrebbe essere riduttivo o fuorviante. Ecco, dunque, alcuni suggerimenti di indicatori da approfondire:

Conclusione

In conclusione, l’RSI è un indicatore tecnico molto utile per gli investitori e i trader che vogliono comprendere se un titolo è sopravvalutato o sottovalutato. Tuttavia, come per ogni altro indicatore tecnico, anche l’RSI presenta dei limiti e può generare falsi segnali. In generale, si consiglia di utilizzare l’RSI insieme ad altri indicatori tecnici per avere una migliore idea delle condizioni di mercato e per stabilire con maggiore precisione i momenti di entrata e di uscita dai trade. Per ulteriori informazioni sull’utilizzo dell’RSI nel trading, si consiglia di consultare la sezione educativa dei broker online, come l’Academy di eToro, per informarsi sul perfetto utilizzo e su come ottimizzare l’indicatore RSI lungo il corso delle proprie operazioni di trading. Inizia ora la tua formazione con l'Academy di eToro [broker1=”etoro”]

FAQ

Cosa si intende per RSI?

RSI è l’acronimo di Relative Strength Index. Si tratta di uno strumento di analisi tecnica che indica la forza di un asset finanziario in rapporto a un mercato. Evidenzia se il titolo si trova in una situazione di iper-venduto o iper-comprato.

A cosa serve l’indicatore RSI?

L’indicatore RSI serve a rappresentare la forza o la debolezza di un Trend, sulla base del prezzo di chiusura in un particolare periodo di trading. Serve, inoltre, ad individuare zone di ipercomprato o ipervenduto.

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