Average true range

L’Average True Range è senza dubbio uno degli indicatori tecnici più importanti in assoluto, in quanto uno dei concetti più importanti del trading online è senza dubbio quello della volatilità di mercato. La volatilità è certamente un fattore estremamente importante per numerosi trading system, in quanto in assenza di volatilità entra in gioco il rischio di fare trading in range molto stretti. Se poi pensiamo che la volatilità sta alla base di tutte le tecniche di analisi come le bande di bollinger, è possibile giungere alla conclusione che stiamo parlando di un qualcosa di estremamente importante.

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Solitamente la misura della volatilità si fa in base al range, ovvero quel dato che tiene traccia dell’escursione massima che viene fatta segnare da parte dei prezzi durante l’arco della sessione che stiamo prendendo in esame (che può essere mensile, settimanale o addirittura giornaliera). Tuttavia uno dei più grandi limiti di questa analisi è che quando i range sono ristretti non vengono considerati. Welles Wilder, uno dei più grandi innovatori dell’analisi tecnica di sempre, si era posto questo problema e nel suo libro “New Concepts in technical trading systems” risolse questo annoso problema grazie all’indicatore tecnico “True Range”.

Che cos’è il True Range

Ma che cos’è dunque il True Range? Il True Range essenzialmente è il massimo movimento che viene fatto registrare dal prezzo nel giorno attuale, oppure dalla chiusura del giorno precedente e il massimo del giorno attuale. Praticamente quindi, il True Range viene dato dal valore massimo che viene individuato tra:

  • Distanza tra chiusura ieri e minimo oggi
  • Distanza tra chiusura ieri e massimo oggi
  • Distanza tra massimo ieri e minimo oggi

Tuttavia, così da solo, il True Range è un numero che non ha moltissimo significato in sé. Per rendere utile il True Range veramente, è necessario prima di tutto metterlo in prospettiva e calcolare correttamente il suo andamento passato attraverso una media approssimata. Wilder aveva calcolato che la lunghezza ideale per questo tipo di indicatore era una media di 14 giorni, ovvero la metà di 28 (la lunghezza tipo di un ciclo lunare).

Il valore risultante è quindi una misura fedele della volatilità, chiamata Average True Range abbreviato anche come ATR. Un Average True Range in fase crescente significa che il mercato è più volatile, mentre un ATR in fase decrescente significa che il mercato è molto meno volatile. Inoltre è molto comune che spesso possano verificarsi dei veri e propri punti di svolta del mercato proprio dove sono stati fatti segnare dei minimi da parte dell’ATR. La volatilità viene spesso presa in considerazione quando vengono realizzati i sistemi di trading e quindi l’ATR dovrebbe essere nella strategia di qualsiasi trader che vuole fare sul serio trading online.

Segnali Average True Range

L’Average True Range non è un vero e proprio fornitore di segnali, ma può bensì fornire delle informazioni preziose sullo stato di volatilità del mercato. Come è possibile vedere dall’immagine sopra, l’Average True Range aumenta all’aumentare della volatilità, mentre diminuisce al diminuire della volatilità. Nel caso dell’immagine sopra, stiamo parlando di un Average True Range a 14 periodi, questo significa che il “nervosismo” dell’indicatore di volatilità è maggiore perché prende in esame pochi periodi. Se invece i periodi sono maggiori, noteremo una linea dell’ATR molto più equilibrata e bilanciata.

Indicatore ATR insieme all’Indice di Forza Relativa

L’ATR non può essere utilizzato per generare segnali così da solo, ma può funzionare in combinato con altri indicatori di analisi tecnica. In questo caso possiamo fornire l’esempio di un’accoppiata vincente: Indicatore ATR + Indicatore RSI (Indice di Forza Relativa). Adesso che sappiamo che l’indicatore ATR in caso di valori minimi e di valori massimi, sta segnalando un’inversione di tendenza oppure una fase di laterali del mercato, è possibile sfruttare queste informazioni dell’indicatore insieme ad un’altro oscillatore per cercare di individuare i punti di ingresso su di un mercato finanziario.

average true range indicatore

Come è possibile notare nell’immagine sopra del grafico Euro contro Dollaro, che proprio dove ci sono dei picchi minimi e dei picchi massimi da parte dell’ATR proprio nei punti di ipervenduto e di ipercomprato dell’RSI avvengono delle vere e proprie inversioni di tendenza.

average true range

Proprio in questi casi, il cambio Eur/Usd ha incominciato una lunga fase di ribasso per poi trovare supporto proprio dove c’è stato il picco massimo dell’ATR (vedi il secondo cerchio su grafico) che corrisponde anch’esso ad un picco di ipervenduto dell’indicatore RSI.

Indicatore ATR: in conclusione

Dunque nel complesso l’indicatore ATR non serve a molto, ma può costituire un grande strumento per capire l’aumento oppure la diminuzione della volatilità. Tuttavia se questo indicatore viene utilizzato insieme MFI, il RSI, l’ADX oppure il Parabolic Sar, può fornire dei validissimi segnali di entrata oppure di uscita da un mercato.